"Pascolo Vagante" – Personale di pittura. Sala esposizioni Quartiere Latino Libri, Conegliano TV – 2015
Giorgio Vazza presenta un ciclo di dipinti sul tema della transumanza, un'antica pratica pastorale che perdura ai margini della contemporaneità, reliquia di forme di sussistenza ancestrali, carica di significati e di memorie capaci di alimentare l'immaginazione.
Il progetto nasce da un’esperienza vissuta in prima persona, in quanto l’artista ha seguito per due anni il percorso di un gregge in compagnia di giovani pastori dell’Alpago. Le immagini che ne ha riportato sono pervase da un sentimento della natura di matrice indubbiamente romantica, suggerito dall’inoltrarsi in territori montani solitari e maestosi, dal mutare degli orizzonti a seguito degli spostamenti lenti e continui, in un paesaggio sentito come spazio aperto in cui trovare accoglienza e non come scenario da contemplare da lontano.
Mediatore e mallevadore del rapporto con la natura è l’animale, un animale mansueto, docile, timoroso: la pecora. Vazza si sofferma sull’enigma della condizione animale, sul modo di stare al mondo dell’animale, così affine e così diverso da quello umano. L’incantamento ottuso della pecora, il suo essere immersa nella prossimità irriflessa con il prato, il cane e l’agnello, testimoniano un livello elementare del vivere, una forma di esistenza che non cessa di interrogarci.
La pittura asciutta di Vazza, il tratto veloce e sintetico del suo segno, la morbidezza sfumata dei suoi colori, la sua attenzione per le differenze ci introducono nel mistero dell’animale, accanto al quale siamo invitati a ripensare la nostra umana dimensione e ad aprirci un possibile, plausibile sentiero.
(Corrado Castellani)